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19/09/2017 - Valtenesi: rocche e castelli, colori e sapori

Moniga2_blogIl paesaggio morbido e mosso della Valtenesi è costellato di architetture fortificate. Mura e torri svettano a proteggere Soiano, Polpenazze, Puegnago, Moniga e Manerba. Pur con differenti stati di conservazione, raccontano l’epoca in cui il territorio che si estende fra i golfi di Salò e Padenghe era meta di scorrerie di popolazioni barbariche e la popolazione locale, per trovare riparo, costruiva queste fortificazioni, dette “ricetti” che hanno una struttura particolare. Sono dei recinti protetti da mura, torri, e ponti levatori,  che contenevano degli edifici disposti in più file parallele, usati come abitazione ma anche per immagazzinare e tenere al sicuro i prodotti agricoli. Gli abitanti della Valtenesi godevano, infatti, del prezioso diritto di incanipare cioè di custodire il raccolto al sicuro delle mura del borgo fortificato. Era un diritto gli abitanti delle campagne si guadagnavano provvedendo alla manutenzione della cinta muraria, delle torri, dei ponti e delle porte.

L’uso massiccio della armi da fuoco, segna la fine della funzione difensiva e militare di queste strutture che divengono, a partire dal XV secolo, centri amministrativi del territorio subendo modifiche o abbandoni senza perdere il loro fascino ancora oggi godibile.

Seguendo l’itinerario proposto dal numero 131 di AB è possibile riscoprirle e apprezzarle approfittando del sorprendente paesaggio autunnale che le colline della Valtenesi sapranno riservarci nelle prossime settimane.

Nel medioevo, olio, vino, frutti, costituivano un patrimonio prezioso da proteggere con mura e torri, oggi sono il cuore agricolo e gastronomico di questo territorio. Dopo aver girovagato per rocche e castelli, è d’obbligo, dunque, programmare delle soste golose grazie a i suggerimenti contenuti nell’articolo di Silvia Tropea  Montagnosi.

Tutti i dettagli e gli indirizzi sono contenuti nell’articolo completo della rivista acquistabile on line o in edicola.