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12/09/2017 - Franco Michieli, l'esploratore senza mappe

Islanda
“Quando uno non deve più interpretare per trovare la sua via nella natura, perde un’enorme occasione di conoscenza.” Questa affermazione racchiude il senso e il valore delle esperienze di trekking, alpinismo e scialpinismo di Franco Michieli, esploratore senza mappe. Nato a Milano nel 1962, abita in Valle Camonica dal 1995 e dai primi anni Ottanta del Novecento ha affrontato lunghi percorsi a piedi senza Gps, carte ed altri strumenti tecnologici di orientamento. Nel numero 131 di AB, Nicola Rocchi lo ha intervistato ripercorrendo le tappe dei suoi viaggi affascinanti: dal 1981 quando, giovanissimo, attraversò le Alpi da Ventimiglia a Trieste, percorrendo 2000 kilometri a piedi e dormendo all’aperto senza tenda alle esperienze più recenti ed estreme che lo hanno visto negli ambienti selvaggi della Lapponia, della Norvegia, della Groenlandia e del Perù.

Per perdersi e poi ritrovarsi nella natura non è, però, necessario andare troppo lontano. Anche le montagne camune possono diventare terreno di esplorazione e scoperta: “A me interessa andare in esplorazione, trovare percorsi non sempre tracciati: qui lo si può fare – racconta Michieli -. Ci sono tante tracce antiche, oggi non più segnalate, che conducono a sorprese bellissime: forre nascoste, canyon, torrioni… A volte, spostandosi solo di poche centinaia di metri da una strada forestale, si aprono paesaggi selvaggi e straordinari”.

Percorsi di scoperta che non sono solo esplorazioni della montagna e del paesaggio, ma anche del proprio essere e della propria umanità con modi senza tempo e senza fretta, guidati dal vento, dalla pioggia, dal sole e dagli elementi naturali.  Può anche capitare di non trovare la strada e di non raggiungere la meta desiderata, ma il cammino, la ricerca riportano il dialogo con la natura e la sua conoscenza. 

Scopri l'intervista completa sul numero 131 di AB