RITRATTI DI CITTÀ

N. prodotto: ISBN 88 7385 287 4

Brescia com’era, Brescia com’è: conversazioni sugli ultimi cinquant’anni

A cura di N. Dolfo, L. Maninetti, C. Simoni. Fotografie di Giacomo Orano Strocchi
cm 28x22, 144 pp., 28 ill.
© dicembre 1995


Dove finiscono le parole che si ascoltano sull’autobus, alla cassa del supermercato o mentre si fa la coda davanti a uno sportello? o i giudizi, magari un po’ perentori, certo semplificati, che tuttavia danno sapore di verità allo scambio con gli amici o i compagni di lavoro? e le sensazioni che ci attraversano mentre, in solitudine, ci muoviamo nella folla che percorre la città dentro la propria automobile?Presupposto di questo libro è la convinzione che la città sia anche discorso, frammentato e contraddittorio quanto si vuole, sulla città stessa; la certezza che l’ill.agine che di essa e della vita che vi si conduce siano parte della storia della città, oltre che della nostra privata esperienza e della nostra vicenda personale. Ciò che si è voluto offire non è un sunto, probabilmente inutile, senz’altro velleitario, della storia di Brescia negli ultimi cinquant’anni, ma confronti e considerazioni, riflessioni e bilanci estranei all’oggettività delle rilevazioni statistiche ma permeabili ai ricordi, ai timori e alle speranze.Ricchi di spunti e di episodi illuminanti, i testi che proponiamo nascono da conversazioni con alcuni testimoni privilegiati della vita cittadina, scelti fra coloro che per ragioni professionali, culturali o politiche hanno potuto godere di osservatòri particolari e ci sono dunque sembrati particolarmente adatti per rispondere ad alcune domande volutamente generiche e liberamente interpretabili: che cosa ha perso e che cosa ha guadagnato Brescia in questi ultimi cinquant’anni? Quali obiettivi può o dovrebbe perseguire oggi? Si possono confrontare le aspettative di un giovane dei primi anni Cinquanta con quelle dei ventenni di oggi? La “brescianità” è un dato reale e verificabile, un patrimonio cancellato dall’omologazione o solo il prodotto di una ingenua, e stanca, retorica localistica?

INDICE
- Introduzione - D. Abbiati, Eravamo certamente meno soli - R. Baldo, La laboriosità non è più una virtù - R. Bedont, Viviamo come lumache nei gusci domestici - G. Berruti, Siamo circondati da una folla di Peter Pan - R. Borsoni, Uomini nuovi e new deal bresciano - R. Bresciani, Bastian contrari con la pena del vivere - G. Bruni Zani, Non sono più i tempi di Boni - P. Cabra, Una chiesa organizzata, con il tocco dell’imprenditorialità - F. Castrezzati, I tempi in cui bastava la parola data - F. Cavalli, Il bresciano è proprio una bella bestia - G.M. Ciferri, Città che perdono l’anima e anche la faccia - R. Colombini, Un’incorreggibile vocazione alla prudenza - L. Dolci, Quelle trasgressive, umanissime zie del Carmine - G. Facchinetti, Elogio dell’osteria - L. Fasser, Provincialismo, ricchezza di un tempo - R. Frangipane, Progresso economico e tradizione culturale: un equlibrio difficile - V. Frati, Homo brixiensis: una specie inesistente - E. Giammancheri, La brescianità vive nelle opere dei cattolici - W. Giori, La memoria di una vitalità coinvolgente - L. Magno, Una volta, quando il potere aveva un volto - M. Pasini, Un’editoria cattolica internazionale ma elitaria - S. Quilleri, A mezzogiorno andavamo al Mocarex - P. Rabotti, Meno male che c’è stato padre Marcolini - G. Savoldi, Non è con i rimpianti che si costruisce il futuro - G. Sbaraini, Una grande scommessa chiamata Università - S. Tarantola, La libreria era un cenacolo, oggi è un emporio - C. Trebeschi, Oltre la gerontocrazia, per percorrere strade nuove - G. Valzelli, La classe dirigente non abita più qui

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Tema: Storia - Personaggi - Società
Zona d'interesse: Brescia città

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