LE VALLI DI SANT’ANTONIO E IL VALICO DELL’APRICA

Contributi di C. Andreis, S. Armiraglio, P. Nastasio, I. Passamani, P. Schirolli, E. Tironi
cm 21x15, 32 pp.
© maggio 1999

Di quella che doveva diventare la porzione bresciana del parco delle Orobie, l’unica zona sottoposta a tutela è rimasta la riserva naturale delle valli di Sant’Antonio: un paesaggio strutturato in rocce antichissime, modellato da remote presenze glaciali che vi hanno incastonato stupendi laghetti alpini, ammantato da selve dense e oscure che sfumano verso l’alto in luminosi lariceti, intricati ontaneti e vellutati pascoli, cosparso di testimonianze umane preziose, forse in qualche caso uniche nel loro genere rispetto a tutto l’arco alpino.Ma in questo “quaderno” l’attenzione si allarga all’intera valle di Corteno, alla sua storia di terra di confine e di transito, ai suoi paesaggi, naturale ed antropico, in giusto equilibrio tra loro sulla base di un modello agro-silvo-pastorale faticosamente costruito nei secoli e stravolto in poco tempo a seguito delle trasformazioni sociali ed economiche degli ultimi decenni.

INDICE
- P. Nastasio, Presentazione - P. Nastasio, P. Schirolli, Le valli scavate dai ghiacciai - C. Andreis, S. Armiraglio, Praterie e boschi nell’alta Valle Camonica - E. Tironi, La fauna del territoriodi Corteno - I. Passamani Bonomi, Lungo l’antica strada Valeriana