a cura di Nicola Rocchi
cm 28x21, 160 pp., 205 ill.
© ottobre 2001
Lo sport ci parla di noi: di come eravamo e di come siamo diventati. E dagli albori del ’900 – il secolo breve ma anche il secolo dello sport di massa – fino ai giorni nostri, il modo di accostarsi alle pratiche atletiche è profondamente mutato. Era il 1904 quando Arnaldo Gnaga consigliava l’attività fisica come antidoto alla “vita agitata negli alveari della città che fiacca precocemente il corpo e lo spirito”. Oggi lo sport ci appare nell’ill.agine ambigua di un’iperspecializzazione tecnica e scientifica, di un agonismo esasperato, dell’invadenza dilagante di un calcio che schiaccia nell’anonimato qualunque altro atleta che non sappia portare a casa – come minimo – una medaglia di bronzo olimpica. Eppure, ancora oggi, quando spunta un risultato che pare nascere da uno sforzo “vero”, o un atleta riesce a conciliare eccellenza fisica e spessore umano, perfino gli osservatori più distratti sono subito pronti ad appassionarsi o, quanto meno, a concedere un sorriso di approvazione. In questo senso, il fascino dello sport non pare molto diminuito. Fra gli “eroi” dell’agone bresciano, non sono pochi i personaggi che, negli ambiti più diversi (da Sandro Calvesi a Roberto Ghidoni, da Roberta Lazzaroni a Michele Dancelli, per citarne solo alcuni), hanno conservato intatta la capacità di suscitare entusiasmo, simpatia e rispetto. Senza pretendere di scrivere la Storia dello sport bresciano, di esaurire in poche pagine un argomento che potrebbe richiedere interi volumi, questo “speciale” di AB - Atlante bresciano vuole solo raccontato alcune storie, tracciare rapidi schizzi, cercando da un lato di non trascurare le realtà e i nomi più significativi, dall’altro di capire cosa potesse incuriosire o interessare quei lettori che non frequentano quotidianamente le pagine sportive.
INDICE
- Passioni e campioni Le origini - F. De Leonardis, Fieri agoni per la gagliardia dei cortigiani - F. De Leonardis, I nuovi campi dell’onore - G. Tognazzi, Una “Gazza” bresciana del 1912 - G. Motta, Una palestra di laiche virtù - G. Capretti, Le ambizioni di Ezio - G. Porta, La disciplina e l’ardimentoAlbum di famiglia - G. Sbaraini, I volti del “fóbal” che abbiamo amato - G. Barca, Memorie di un massaggiatore - N. Rocchi, Equipes di specialisti per i virgulti del calcio - G. Barca, Alla corte di Sandro Calvesi - N. Rocchi, I traguardi di una passione venata di amicizia - L. Mainardi, Sotto le stelle del ring - G. Barca, Il cavaliere che fece l’impresa - I pionieri del pedale - L’albo d’oro del ciclismo brescianoRacconti di sport - R. Denti, Una palestra di boschi e tornanti - M. Baldoli, Sfide a pelo d’acqua - Il Circolo velico di Gargnano: mezzo secolo di regate - Il camuno volante - E. Bonomi, Dagli altipiani del Kenya alle colline di Franciacorta - M. Lanzini, Un amabile uomo delle nevi - In scarpette alla conquista delle montagne - M. Viviani e L. Saia, Dalla mischia - C. Muzzi, Il rugby bresciano tra successi e crisi di vocazioni - R. Denti, Roba da ricchi - A. Festa, Quella forza che viene da dentro - Sport contro tutte le barriere - M. Tedeschi, Giocatori senza frontiereGymnasium - G. Capretti, Piccola panoramica delle discipline nel Bresciano - Brixia, vivaio di campionesse - Pallanuoto: un tuffo nella coppa - Lamberti: «Ora possiamo lavorare sui giovani» - I nuovi paladini della scherma - Volley Montichiari: una storia da incorniciare - Il basket oggi abita in provincia - Le fantastiche tenniste del tavolo verde - Squash: partite in una stanza - Il piacere del tennis contro l’ossessione da risultato - Una leonessa nei motori I luoghi - M. Tedeschi, Si gioca alla Fascia d’Oro la partita del nuovo Rigamonti - A. Festa, Aule per l’educazione del corpoIl mercato - P.Venturini, Di potenza e di precisione - I calciatori radiografati dalla statistica - N. Dolfo, Così sudati, così glamour!
