Un antico monumento dell’arte e della storia bresciana nella rilettura poetica della fotografia contemporanea.
Presentazione di Ken Damy. Immagini di Fausto Capitanio, Marco Casari, Riccardo Cirillo, Gianluigi Dalla Bernardina, Alfredo Febbrari, Gianni Gatti, Daniele Gussago, Amadio Pecorari, Giancarlo Zaninelli.
cm 28x28, 108 pp., 91 ill.
© novembre 2001
Quelli del monastero femminile di San Salvatore-Santa Giulia di Brescia sono ambienti millenari, carichi del fascino che vicende legate alla storia cittadina vi hanno sedimentato fin dai secoli della fondazione longobarda. Su questi spazi e su questi edifici si è posato lo sguardo di un gruppo di fotografi che, sotto la guida esperta di Ken Damy, ha prodotto una ricognizione fotografica di grande interesse, in parte raccolta in questo volume. Il modo in cui questi autori hanno accostato Santa Giulia è filtrato da un gusto e da un “occhio” eminentemente contemporaneo. Un occhio penetrante e attento che si posa sugli intonaci e le pietre, che mette in risalto la successione dei piani nelle architetture, che isola dettagli o coglie relazioni prima non osservate, che “sente” la materia e ne svela la natura quasi vivente, sottoposta all’usura del tempo e ai segni dell’uomo, andando a scovare tracce e reperti fin nelle zone più appartate del monastero. L’approccio è profondamente diverso rispetto alla documentazione oggettiva, al didascalico delle pubblicazioni tradizionali, che finiscono per distanziare gli oggetti nel momento della loro riproduzione. Qui al contrario l’ambiente viene attraversato e indagato per mezzo di sguardi ravvicinati, di una modernissima narrazione “a frammenti” in cui le architetture sembrano rispondere alle intuizioni del fotografo, che si spinge a stabilire con esse un rapporto personale, di fisicità quasi carnale.
